“Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la pubblicazione di due avvisi pubblici, ha stanziato oltre 30 milioni di euro per finanziare progetti imprenditoriali finalizzati alla riconversione e riqualificazione delle due aree di crisi industriale complessa di Porto Torres e Portovesme, in Sardegna”.
Lo fanno sapere congiuntamente Bruno Mariani ed Elia Pili, rispettivamente della segreteria generale e regionale Sardegna Fesica Confsal, dopo l’ufficialità del Mimit.
“La misura riguardante l’area di crisi industriale di Porto Torres, che coinvolge anche il Comune di Sassari, ha un ammontare di risorse finanziarie pari a 20.500.000 euro. Le imprese, le cooperative e i consorzi interessati potranno presentare domanda per le agevolazioni dal 12 settembre al 14 novembre 2023 – spiegano -. La misura riguardante l’area di crisi industriale di Portovesme, che coinvolge i Comuni di Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Santadi, Tratalias, Villamassargia, Villaperuccio nella provincia del Sud Sardegna, ha un ammontare di risorse finanziarie di oltre 9.880.000 euro”.
B. Mariani – E. Pili
Le domande per le agevolazioni potranno essere presentate da imprese, cooperative e consorzi dal 19 settembre al 21 novembre 2023.
“Entrambi gli avvisi, secondo quanto previsto dai rispettivi accordi di programma del 2020 e dalla Legge 181/89, – continuano Bruno Mariani ed Elia Pili -intendono rilanciare le attività industriali, salvaguardare i livelli occupazionali e sostenere programmi di sviluppo rafforzando il tessuto produttivo locale. Le iniziative imprenditoriali dovranno prevedere programmi di investimento con spese non inferiori a 1 milione di euro. Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato entro i limiti delle intensità massime previste dal Regolamento GBER”.
“La riqualificazione di queste aree, ad oggi in pieno stato di degrado, presto potranno essere fonte di nuovo lavoro e volano per tutta la Sardegna, ma intanto ci preme sottolineare, al potenziale investitore, di sfruttare i finanziamenti disponibili con la presentazione delle domande gestite da Invitalia presso i propri sportelli e per conto del Ministero”, concludono Mariani e Pili.