La Confsal venuta a conoscenza della decisione di chiudere venti filiali del Banco di Sardegna nell’isola è vicina agli operatori del banco e al sindacato Unisin Confsal, che insieme alle altre sigle sindacali, ha già contestato tale decisione. La chiusura delle filiali, con l’obiettivo solo di risparmiare, pur avendo bilanci più che positivi, mostra ancora una volta come il Banco di Sardegna non sia attento alle problematiche dell’isola e che di sardo sia rimasto solo il nome. La Sardegna già penalizzata su tanti settori lo sarà ancora di più con la riduzione dei servizi del credito. La chiusura delle filiali comporterà una maggior difficoltà di accedere ai servizi bancari, considerato che l’informatica è uno strumento per molti ancora sconosciuto, in particolare per i clienti anziani e che nelle zone interne non esiste una rete internet efficiente, come quasi del tutto sono assenti i mezzi pubblici di trasporto, sarebbe necessario da parte dell’istituto bancario e della politica regionale maggior attenzione.
La Confsal auspica un intervento direttamente da parte del Presidente Solinas perché si ascoltino le ragioni del sindacato e della popolazione in questo momento di difficoltà generale, evitando la chiusura delle venti filiali del Banco. Gli agricoltori, le piccole imprese, gli anziani hanno necessità di poter accedere ai servizi in loco in quanto la maggior parte non sono pronti ad utilizzare i servizi on line.
Cagliari 13/04/2022
Il Segretario Regionale Confsal
Elia Pili
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